domenica 15 agosto 2010

Terzo

Perché parlare soprattutto di Maia? Sono ben cinque i miei gatti! 
Mi chiedo perché è solo Maia che m’induce a riflettere, a pensare, a ricordare. 
Neve e Batuffolo
Dolce
Li guardo ognuno con più attenzione: Batuffolo e Neve, forse per il loro lungo pelo bianco, hanno un’aria elegante, un fare fine e altezzoso, nobile come quei signori di alto lignaggio che non si confondono mai con la folla. “Sì, siamo qui, - sembrano dirmi - ma con i tuoi ricordi noi non c’entriamo niente! Sono affari tuoi!”
Dolce mi fa venire in mente quei bambini vivaci, furbi, curiosi, che non stanno mai fermi, che prima ancora di posare gli occhi hanno già messo le mani, che ti fanno le moine per avere ciò che vogliono, che sanno essere dolcissimi e impertinenti al tempo stesso. E’ instancabile, mai soddisfatto, guardare lui, anche nei suoi rari momenti di calma sorniona, mi affanna e non posso far altro che chiedermi quale marachella sta progettando, dopo tutti i danni che è stato capace di farmi. 
Luna
Luna è una cucciolotta mai cresciuta, anche se è la più “vecchia”: la sua voglia di carezze è insaziabile, se cominci ad accarezzarla dopo mezz’ora è ancora lì a chiedertene. Mi ricorda alcuni adulti chiusi nel loro mondo di adolescenti: il tempo è passato su di loro e intorno a loro, ma essi hanno sviluppato quasi un’asetticità ad ogni forma di maturazione; stanno lì, attoniti, a guardare un mondo che non li capisce e che non capiscono, in attesa che tutto torni come loro vorrebbero. Luna poi è l’unica che può stare in giardino: è così pigra, goffa e lenta nei movimenti, che non penserebbe mai a trovare una via di fuga. A lei piace contemplare: le foglie degli alberi che si muovono lentamente - non agitate dal vento, perché questo la spaventa e la fa correre a casa - le farfalle e gli uccellini che svolazzano, le tartarughe che le passano vicino: il suo mondo è a ritmi lenti, perciò, quando poi è in casa, non fa che litigare con Dolce, che si diverte ad infastidirla: i due opposti si attraggono sì, ma per litigare!
Maia: racchiude in sé una storia lontana, millenaria. Il suo sguardo non ti lascia scampo, ti costringe a chiederti il perché, sempre, di tutto. Mi sta sempre vicino, discreta, silenziosa, sembra chiedermi ogni momento che cosa sto facendo e perché, quali sono le ragioni più vere del mio, del suo, del nostro essere nel mondo. E’ la gatta che colpisce tutti quelli che vengono a casa mia: è bella, sinuosa, affabile, ma ha anche qualcosa in più, come quelle persone che hanno un fascino segreto, nascosto, che non riesci a scordare e non sai dartene un motivo.

4 commenti:

  1. E' una sensazione che conosco...penso sia dovuta ad un qualcosa che noi in ogni caso non riusciremmo a comprendere! E' come se avesse vissuto decine di altre vite,e quindi,come se avesse tantissime cose da raccontare! Sarà una mia paranoia,ma c'è un non so che di immortale in quello sguardo! L'unica cosa che possiamo fare è provare ad immaginare le cose che passano per la testa dei nostri gatti speciali!:)

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  2. No, non dobbiamo provare ad immaginare che cosa passa per la loro testa, perché non possiamo farlo e poi anche perché rischieremmo di "umanizzarli". Siamo mondi e realtà diverse che s'incontrano e, a volte, stanno bene insieme, creano un legame che noi chiamiamo d'affetto. Le sensazioni che mi suscita Maia sono mie, affiorano nel mio io grazie ai suoi comportamenti, ma lei non può né sapere né comprendere tutto ciò.

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  3. No,non sono d'accordo...secondo me lei avverte il legame! E' lo stesso discorso del parto...aveva bisogno di una persona,e non una persona qualsiasi! La mia gatta,ad esempio,lo fa ogni volta che partorisce,e lo fa solo con mia madre! La rincorre,nonostante la sofferenza! Questo secondo me significa qualcosa... Per quanto riguarda il rischio di "umanizzarli",secondo me è inevitabile! Perchè comunque non si parla di un animale che sta lì e vive la sua vita indipendentemente dalla nostra,si parla di una sorta di amico,non so come definirlo...è come se fosse una nostra estensione! Almeno,questo,è quello che penso io!:)

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  4. Bellissimi i gatti! Clara ha detto:lei non può né sapere né comprendere tutto ciò".Ne siamo proprio sicuri?Che ne sappiamo noi del mondo dei gatti?Forse ha ragione Sara. Anche noi suscitiamo in loro sensazioni che non possiamo né sapere né comprendere". Incomprensione reciproca...che si supera con il contatto fisico e una carezza.

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